01.08-29.09
BolzanoFestivalBozen 2012
 
07.08.-18.09.
Antiqua Programma Concerti 2011 Bolzano Festival Bozen
 
ANTIQUA
18/09/2012
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18.09. | ore 21.00

Castel Mareccio

The Corelli Connection

MICHALA PETRI Flauto dolce
CLAUDIO ASTRONIO Cembalo
ALESSANDRO PALMERI Violoncello                                                         

Roma, 1700: è iniziata la seconda era del barocco da quando Alessandro Stradella compone il primo Concerto Grosso, e il suo primo violino in orchestra era Arcangelo Corelli che pubblica in quell’anno la sua famosa Op.5 e il suo violoncellista fu Giovanni Lorenzo Lulier.
Roma, 1707: Georg Friedrich Händel dirige l’orchestra di Corelli, e Corelli suona da primo violino.
Bolzano, 2012: Nella Corelli Connection, Alessandro Palmeri suona un violone originale che suonò in quell’orchestra con Corelli e Händel.


www.michalapetri.com
www.claudioastronio.com


Biglietti:

Intero: 12,00 €
Over 65 & Under 26: 7,00 €

 

 

DIALOGUS

Musica Antica: questi due termini evocano tempi, strumenti, dipinti, luoghi che sanno di bellezza e storia ma sempre propongono domande e curiosi interrogativi al pubblico degli appassionati di musica.
Quanto deve essere antico un pezzo musicale per potersi definire antico? Perché Vivaldi è musica antica e Beethoven no?
Le risposte stanno in un atteggiamento generale che lo studio della prassi esecutiva dell'epoca da parti di musicisti e musicologi attraverso lo studio di trattati, documenti, partiture e strumenti d'epoca, ha consentito di riportare in vita un modo di suonare che sembrava perduto.
"Questo" modo di suonare e di affrontare la musica è la musica antica di oggi: anche Beethoven diventerà musica antica se riscoperto attraverso i mezzi espressivi da lui usati in vita.
Se tra 500 anni qualcuno dovesse ricostruire il modo si suonare dei jazzisti contemporanei o del secolo scorso senza ricorrere a registrazioni e filmati, si troverebbe con poche semplici linee melodiche scritte su qualche libro e sarebbe così altrettanto difficile ricostruire il suono del jazz così come lo è stato per il barocco; è interessante notare come i Jazzisti contemporanei stiano dimostrando un sempre crescente interesse per la musica antica: perché?
Cosa accomuna il jazz e la musica antica?
In due parole, il dialogo e l'improvvisazione.
Per improvvisare insieme bisogna innanzitutto sapersi ascoltare, saper lasciar suonare uno strumento accompagnandolo ed avvicendarsi a propria volta nello spunto improvvisativo. Il dialogo è il fondamento stesso di questi mondi musicali apparentemente così diversi.


E per noi, per Antiqua 2012, il dialogo è un auspicio, è la poetica della musica per antonomasia ed il mezzo principe della diffusione e dello sviluppo delle idee, e il dualismo del parlare e dell'ascoltare, è il postulato della comprensione.
Dialogo in musica è il contraltare di voci e strumenti, di parola e suono: è il contrapporsi di contrasti sonori ed emotivi, dare e avere, tensione e distensione, è il duello virtuoso tra strumenti di uno stesso ensemble così come il confronto del linguaggio musicale da epoca ad epoca.
Speriamo che in questo tempo di solitudine individuale e allo stesso tempo globalizzazione delle idee, anche la musica cosiddetta colta, possa tornare ad essere chiave di comprensione e di avvicinamento e codice comune ai popoli di tante diverse culture.